Autrice
Antonella Polenta, laureata in Biologia e in Scienze Agrarie, dopo essersi occupata di studi epidemiologici, attualmente dirige un’Area che si occupa di tematiche sociali.
Ha diverse pubblicazioni scientifiche e divulgative all’attivo, ma nel 2004 compaiono sugli scaffali delle librerie anche i suoi romanzi, racconti e poesie. Sette i libri editati, sette i riconoscimenti tra premi letterari e menzioni d’onore.
L’autrice presenta il libro [viedo]
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Recensioni
Thriller Storici e Dintorni
[…] Una delle cose che mi ha maggiormente colpito di questo libro è la raffinatezza della scrittura, la narrazione è contraddistinta da uno stile elegante e forbito che si amalgama alla perfezione con il periodo storico e con i fatti raccontati. Mi è piaciuto molto il modo in cui interagiscono i personaggi, il timore reverenziale del ceto medio nei confronti dei nobili e i rapporti famigliari, a mio parere si colloca molto bene nel periodo storico: a quell’epoca, considerando la durata della vita molto più breve rispetto ad ora, sarebbe stato normale per un ragazzo di quindici anni (come Lanfranco all’inizio della narrazione) essere considerato un uomo.[…]
Ultimaedizione
[…] La scrittrice s’immedesima in modo eccellente con la vita, i protagonisti e le caratteristiche culturali del luogo. Sembra quasi abbia vissuto in epoca medievale per quanto accuratamente descrive i cibi, i capi d’abbigliamento, le malattie, i medicamenti, le superstizioni, gli oggetti e le usanze del tempo. […]
Networkmuseum
[…] Narrato in terza persona, per mezzo di una prosa volutamente ricercata, quale artifizio d’ambientazione temporale, ed attenta a dettagli relativi agli aspetti architettonici, ambientali e culturali, come per la tradizione erboristico-farmacologica dell’epoca, racconta le vicissitudini amorose di un certo Lanfranco, figlio dello speziale del borgo. La storia del giovane si intreccerà con la vicenda storica, secondo modalità tipiche della letteratura gialla. Mai violento o banale, scevro da qualsiasi pruriginosa tentazione di esternazione pornografica, tratta le pulsioni sentimentali con estremo rispetto per personaggi e lettori, secondo una visione naturalistica e lirica del rapporto amoroso, anche nella sua dimensione più intima. Sempre rigoroso nella sua logica narrativa, è al tempo stesso sia una vicenda raccontata, che soddisfa di per sé il lettore fedele alla dimensione letteraria, sia una serie, o meglio un paradigma, di spunti intelligenti, che giustificano la classificazione di “saggio romanzato”, espressa dalla casa editrice. […]
SoloLibri
[…] Ho letto e riletto “Talvolta un libro” di Antonella Polenta (nomina sunt omina) e ho potuto apprezzare la sapiente e documentata ambientazione storica e sociale di un periodo effervescente della nostra storia, a cavallo fra il tramonto del Medioevo e l’Umanesimo-Rinascimento, descritto amorevolmente con linguaggio di proposito ricercato e aderente alla realtà anche nei minimi particolari. […]
gialloecucina recensione
[…]Oltre ai grandi temi trattati ciò che ho apprezzato del libro è stato lo stile di scrittura che Antonella Polenta ha utilizzato: uno stile ricercato con dialoghi e descrizioni che mi hanno permesso di conoscere le usanze, i cibi e l’abbigliamento del periodo medioevale. […]
gialloecucina intervista
[…] 7) Com’è nata l’idea di scrivere “Talvolta un libro”?
Poiché mi piace sperimentare e cimentarmi in generi letterari diversi, dal noir al thriller, dal fantasy alla fantascienza, dal giallo all’horror, il romanzo storico non era ancora uscito dalla mia penna di scrittrice. E quale storia migliore da raccontare, se non quella vissuta da una mia antenata in un’epoca d’intrighi, potere e lotte intestine fra famiglie?
[…]
dianoratinti
In una rara atmosfera di vita medievale, tra castelli, segrete, botteghe di maniscalchi e spezierie, talmente ben descritte da sembrare di sentirne i profumi, i rumori, lo scalpiccio degli zoccoli dei cavalli, l’aroma delle erbe medicamentose, il fruscio delle sete. Mi pareva altresì di poter ammirare il colore brillante dei mantelli colorati con la robbia. Un caleidoscopio di colori, odori, sensazioni vivissime, come se la nostra autrice davvero vi fosse vissuta, e ne riportasse ogni emozione sperimentata, con la passione di chi ha amato quei luoghi e quell’epoca, così lontana e al tempo stesso tanto ricca di fascino. […]
ilmondoincantatodeilibri
[…] I sentimenti che traspaiono dall’ottima penna dell’autrice sono molteplici gelosia , ingiustizia , inganno, amore in tutte le sue eccezioni, amor cortese tipico del tempo, il popolo a tratti malevolo ma anche colto come Lanfranco amante delle arti e della letteratura, generoso come Veridiana e Santina, uomo di alti valori come lo speziere. Un’umanità varia alla fine del 1200 , come è varia oggi secoli dopo .
Non mi rimane che consigliarne la lettura, soprattutto se amate storie su sfondo storico, ben documentate , perfettamente inserite nel contesto narrato e magnificamente scritte.